Il Ristorante Laghi: Paolo Reggiani saluta e annuncia novità

Paolo Reggiani, titolare del celebre Ristorante Laghi, rivolge un commosso saluto alla sua affezionata clientela e ringrazia per il sostegno ricevuto in un viaggio culinario che ha attraversato ben 35 anni. In risposta agli omaggi ricevuti sui social e sul web, compreso un articolo firmato da Luca Bonacini sul Resto del Carlino, Reggiani annuncia "nuovi programmi" per il futuro. Il locale, comprendente ristorante, bar e gelateria, chiude i battenti a causa delle dimensioni ormai troppo grandi rispetto alle risorse disponibili. Tuttavia, Reggiani lascia intendere che ci sono progetti in serbo per il futuro e promette di condividerli con coloro che vorranno continuare a sostenere la sua attività.

Questo il post di ringraziamento
"Vogliamo ringraziare Luca Bonacini per questo bel pezzo sul Resto del Carlino. I ringraziamenti vanno anche a tutti voi, collaboratori, amici, colleghi, clienti che ci avete sostenuto in questa avventura durata 35 anni e che ora si conclude. Il locale ( ristorante, bar e gelateria ) era ormai troppo grande per le nostre forze.

Abbiamo qualche programma nuovo per il futuro che condivideremo volentieri con chi vorrà darci, di nuovo, fiducia
Per ora ci prendiamo un piccolo riposo
Quelli dei Laghi"
 
Questo il testo dell'articolo del Resto del Carlino in data 3 Maggio 24
"IERI & OGGI

Paolo Reggiani lascia la gestione del locale 'l Laghi'

La notizia coglie di sorpresa e rattrista, il ristorante Laghi a Campogalliano, cambia gestione. Paolo, Rossella e Daniela, avevano aperto nel 1988 e in pochi anni ne avevano fatto un laboratorio straordinario, una delle pochissime trattorie Slow Food del modenese, segnalata da Gambero Rosso ed Espresso, menzionata anche nella Guida delle mi-
gliori gelaterie d'Italia (come dimenticare il gusto peperone). In carta trovavi Modena, senza se e senza ma. I tortelloni, l'erbazzone, gnocco, le crescentine, i tagliolini alle erbe lecite, in ricordo del ristorante Lancellotti e le tagliatelle alla salsiccia gialla, un prodigioso miscuglio cinquecentesco
di carni suine e zafferano, retaggio degli Estensi, che dopo l'Unità d'Italia era inspiegabilmente scomparso e Paolo aveva strappato dall'oblio. Arrivavano da tutta Italia, per quella cucina delle erbe, eseguita con amorevole cura, dove ogni dettaglio parlava modenese, tanto da ispirare la penna di molti tra cui Andrea Grignaffini e Mario Calabresi. Una fucina di iniziative.
Con Gnocco&Bolle Rosse, erano arrivate centinaia di persone per assaggiare il
gnocco fritto in 30 farciture differenti, insieme a decine di Lambrusco in degustazione e ancora la partecipazione al Trofeo della RAI di Antonella Clerici che frutto il podio e potrei continuare.
«Vogliamo essere complici e grati ai luoghi dove siamo cresciuti, ai piatti e ai vini coi quali abbiamo festeggiato o ci siamo consolati»>, si leggeva nell'introduzione al menu. Fiaccati dalle alluvioni che inondavano puntualmente il locale e dalla difficoltà di reperire personale che si protraeva ormai da mesi, è arrivata la sofferta decisione. E la ristorazione modenese si impoverisce di un suo protagonista, curioso, autentico, appassionato, che condivideva al tavolo con te, le sue ricerche e le sue riflessioni. Paolo, Rossella e Daniela, sono stati una risorsa importante per il nostro territorio e confidiamo possano riaprire in altra sede, mentre il locale proseguirà con una nuova gestione.
Luca Bonacini"

Buon riposo e in bocca al lupo per i nuovi progetti anche dalla Redazione de Il Campo.

Ultima modifica ilSabato, 04 Maggio 2024 05:43

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